Locandina made with love da Annalisa Di Carlo |
È un po' strano tornare
a comunicare qui dopo l'annuncio della chiusura del Corvo Torvo a fine dicembre,
soprattutto quando l'occasione si chiama Menu di Fine Anno.
Fa molto ultima cena / ultimo cenone dopo che vi hanno spoilerato che finirà con bacio di Giuda, crocefissione e tutto il resto, e ha quella venatura di veglione funebre che tanto gonfia il petto di sospiri malinconici.
Il 31 dicembre 2015 passate a mangiare e brindare con noi, perché un Corvo Torvo così com'è stato non può più esserci; e a parte che è San Silvestro ed è categorico festeggiare e tutto, si chiude una storia importante - come direbbe Eros - e insomma è il caso che ci siate.
E però per favore, senza sbrodolamenti! Il Corvo pensatelo come a una specie di fenice, salutatelo in vista di cose nuove e stimolanti all'orizzonte: per lui in quanto totem, per chi un giorno ne riceverà l'eredità spirituale (si spera), per Debora e Silvano che ne hanno plasmato la buona stella in tutti questi anni, e per tutte le braccia su cui sono state rimboccate maniche di solerti collaboratori.
Le maniche citate, lo sapete: sono puramente ideali. Al Corvo si sgambetta in t-shirt, perché ai fornelli si suda, il vino riscalda, e il resto lo fa la famosa passione. Quanto si è fatto, lo si è portato avanti perché così usciva di suo, ci si è sempre messo “del nostro”, a cuore aperto, senza troppi formalismi. E continuando imperterrito a fregarsene beatamente dell'etichetta, Il Corvo Torvo tutto vi gracchia il suo ultimo invito per un ultimo, impedibile, spontaneo e scapigliato rito godereccio.
Vi serviremo:
Fa molto ultima cena / ultimo cenone dopo che vi hanno spoilerato che finirà con bacio di Giuda, crocefissione e tutto il resto, e ha quella venatura di veglione funebre che tanto gonfia il petto di sospiri malinconici.
Il 31 dicembre 2015 passate a mangiare e brindare con noi, perché un Corvo Torvo così com'è stato non può più esserci; e a parte che è San Silvestro ed è categorico festeggiare e tutto, si chiude una storia importante - come direbbe Eros - e insomma è il caso che ci siate.
E però per favore, senza sbrodolamenti! Il Corvo pensatelo come a una specie di fenice, salutatelo in vista di cose nuove e stimolanti all'orizzonte: per lui in quanto totem, per chi un giorno ne riceverà l'eredità spirituale (si spera), per Debora e Silvano che ne hanno plasmato la buona stella in tutti questi anni, e per tutte le braccia su cui sono state rimboccate maniche di solerti collaboratori.
Le maniche citate, lo sapete: sono puramente ideali. Al Corvo si sgambetta in t-shirt, perché ai fornelli si suda, il vino riscalda, e il resto lo fa la famosa passione. Quanto si è fatto, lo si è portato avanti perché così usciva di suo, ci si è sempre messo “del nostro”, a cuore aperto, senza troppi formalismi. E continuando imperterrito a fregarsene beatamente dell'etichetta, Il Corvo Torvo tutto vi gracchia il suo ultimo invito per un ultimo, impedibile, spontaneo e scapigliato rito godereccio.
Vi serviremo:
Carpaccio di maiale
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Zuppa di lenticchie e
castagne
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Ravioli di agnello con
crema di zucca e porcini
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Bocconcini di cinghiale
al cerasuolo e trombette dell'abbondanza
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Tiramisù meringato con
crema al torrone
Superfluo e impossibile è anche soltanto provare a dire quanto ci mancherete. Cra!