"Son case buffe assai i funghi di laggiù" |
Dove eravamo rimasti?
Tempo fa abbiamo pubblicato qui sul blog una prima piccola fiera campionaria degli esemplari micotici che
Silvano è solito andare a scovare per i boschi in zona,
ripromettendoci di continuare la sfilata a puntate. Ebbene, fra una
cosa e l'altra il secondo episodio vede la luce dopo nientemeno che
dodici lunghissimi mesi – dodici va scritto a lettere così la
questione si fa ancora più
inquietante/melodrammatica/imperdonabile(?).
È d'uopo chiedersi
però: cos'è cambiato in tutto questo tempo in riferimento a quanto
scritto e calato nell'etere nell'articolo sui funghi di cui sopra...?
Ecco: praticamente nulla, a parte qualche setola grigia di più in testa. Silvano ha
continuato imperterrito ad andare a caccia fra le fronde e i
ruscelletti dell'Alto Sangro e ormai fa parte dell'habitat, gioca a
briscola coi cinghiali, gli scoiattoli gli tengono il cestino col
bottino fungino, e insomma se lo semo giocato fra le nebbie e i
faggeti. Nelle sue vene scorrono humus e ghiande, il che è un gran
bene per gli amanti del Corvo Torvo e della sua caratteristica vocazione
all'Universo Funghi.
Quindi viva le Passioni!, viva la Natura!, viva
il Fiuto di Silvano! E soprattutto eccovi la nuova carrellata illustrata dagli
scatti del vostro Oste preferito.
***
Un profumato Prataiolo in mezzo al prato. Preso! |
Agaricus Arvensis
Profumato di anice e amante delle terre grasse, dove lo si trova da maggio a ottobre fra l'erba dei prati umidi o in boschi di conifere, il Prataiolo è squisito da consumarsi sia crudo che alla griglia. Si riconosce per la polposità, per la carne bianca che tende a ingiallirsi già allo sfregamento e per le lamelle rosa scuro sotto il cappello ovoidale e appiattito sulla parte superiore, che raggiunge anche un diametro di 10 cm di lunghezza.
Quinto Orazio Facco, che amava la
bella vita e se la godeva – era quello del carpe diem per i meno
ferrati – la sapeva lunga pure sui Prataioli, e nel Libro II delle Satire ne elogia il sapore squisito.
Candidi Spinaroli |
Tricholoma Georgi – Calocybe Gambosa
Meglio conosciuto come Prugnolo
buono e – soprattutto – Spinarolo, questo bel fungone, dal
cappello color beige tendente al nocciola e le lamelle bianche, emana
un odore di farina. Lo si trova in primavera, e da qui il nome di
Fungo di S. Giorgio (il 23 aprile è, appunto, San Giorgio).
È
facile scorgerlo a gruppetti di soci disposti lungo la sagoma di un
fulmine, oppure in cerchi. Ha un sapore piuttosto spiccato rispetto
ad altri funghi.
Trombette nascoste invano all'esperto occhio silvanesco. Tana! |
Craterellus
Cornucopioides
Diciamolo
pure: Trombetta della morte – questo il nome volgare – non è un giro di parole particolarmente accattivante se
non praticate horror, darkettoni e affini. Eppure, se avete mangiato
qualche bella zuppa di quelle stagionali del Corvo Torvo, è
probabile che vi siate già pappati – uscendone indenni e pasciuti
– questi singolarissimi funghi dalla forma a imbuto e di colore
tendente al nero.
Le Trombette hanno sapore dolciastro e Silvano ne
fa incetta sia in estate che in autunno per poi prepararle fresche
nei modi più svariati e appetitosi oppure essiccarle per i tempi di
magra micotica. Don't Fear the Reaper
e mangiate dunque: nome macabro ma ottima resa.
Creste di gallo nel sottobosco dell'Alto Sangro |
Cantharellus
Cibarius
Si
tratta di un fungo dalla forma di imbuto coi bordi frastagliati a
forma di cresta di gallo, tanto che è comunemente conosciuto col
nome di Cresta di gallo oltre che Galletto, Gallinaccio e Finferlo.
Non è proprio tipico tipico tipico dell'Alto Sangro in effetti, nel
senso che è largamente diffuso praticamente nei boschi di tutta
Europa dalla primavera all'autunno.
È di un bel colore giallo
intenso, emana un aroma quasi di prugna ed è consumato cotto, mentre
mal si presta all'essiccamento. Si sa che di galletti nel pollaio è
bene che non ce ne siano in numero plurale, ma i Galletti nel senso
di funghi si trovano di solito a mazzetti.
Dopo questo ultimo giro di becero humour di patata da due soldi possiamo darvi appuntamento alla terza appassionante
puntata de I funghi dell'Alto Sangro. Ce n'è ancora da dire, e chi
siamo noi per tenervi all'oscuro di tutto? Abbiate fede, torneremo. To be continued...
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