Ph: Gabriella Vaghini |
Emilio Stella canta Capocotta non è
Kingston e non è romano, ma pometino. È al di fuori dello stato di
grazia di cui sopra, e meglio per lui è del tutto scevro del piglio
à la ce l'ho più grande io che è uno degli effetti collaterali più
pittoreschi e ingombranti derivati dal medesimo presunto stato di
grazia.
Anche a Lanciano soffriamo di una
megalomania simile: qua e là ogni tanto si sentono robe tipo Capitale della Frentania che fa tanta tenerezza (Pomezia fa
quasi il doppio degli abitanti di Lanciano), e quando i cafune
scendono col trattore in "centro" dalle contrade per il Dono e cose
così, all'ipotetico Lancianese Medio ogni tanto scappa qualche
pensiero tipo quello del Romano Medio sulla Burinia extraromana.
Emilio Stella qui al Corvo è già
passato qualche volta a suonare; venerdì 14 novembre torna, e
immaginiamo e ci auguriamo tornerà ancora. Emilio Stella torna
perché ci piace un sacco, ha uno sguardo empatico sui casini che gli
(ci!) accadono intorno, e riesce a dissacrarli con un sorriso gentile
e insieme vispo e pungente.
Alle spalle ha un nonno liutaio autodidatta che lo ha introdotto alla musica regalandogli la prima chitarra a 11 anni, le case popolari dove ha sempre vissuto circondato da Panni e scale e dal pregiudizio che da bambino ammette di aver subìto per questa sua estrazione da parte del – chiamiamolo così - mondo esterno, e il lavoro nel cantiere del padre che ha poi lasciato per dedicarsi in toto al mestiere del cantautore.
Oggi Emilio Stella è al lavoro sul
secondo disco che verrà prodotto da Simone Cristicchi. Qualche
mese fa gli è successa una cosa un po' bizzarra: ha pubblicato un
singolo nuovo che si chiama Capocotta non è Kingston, e che è
diventato un tormentone estivo. La cosa veramente stravagante è che
è vero che si tratta di un tormentone estivo, ma la canzone è bella
e il video – che ha avuto tantissime visualizzazioni su YouTube –
è spassoso e borgataramente in linea con l'Emilio Stella pensiero, e
ospita un sacco di ruspantissime panze con la cellulite e guai e disastri di
dominio collettivo strappati fuori a galla qua e là da futrini e
canali traboccanti liquidi vari color Nutella che non sono Nutella.
Tutto questo avviene fra un colpo di racchettone e un rastamanno
tarocco de noantri sullo sfondo della spiaggia di Capocotta, appunto,
che si trova a Ostia e che Rino Gaetano – e Emilio non ha mai negato il legame forte che lo lega al cantautore calabrese – già aveva omaggiato en
passant nel caustico collage di Nuntereggae più.
Emilio Stella pure si dà al reggae a 'sto ggiro, Il Corvo Torvo apprezza e vi invita tutti. Ricordate di prenotare per cena se volete godervi la serata di venerdì 14 novembre comodi da seduti. Altrimenti passate pure verso le 22:30 abbondanti... Si balla! Cra!
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