C'è una parola splendida in tedesco: Wanderlust. In
italiano è impossibile tradurla con un unico lemma; bisogna per
forza ricorrere a una parafrasi, che poi è un giro di parole. E
questo giro di parole è parecchio impreciso, perché “voglia di
camminare, voglia di girovagare, voglia di guardare cose in giro” è
un'approssimazione molto parziale, è solo la dimensione più
esteriore e scheletrica della questione. Anche uno che va per vetrine
ai saldi ha voglia di guardare cose in giro. Wanderlust ha una
connotazione di fruizione delle cose in giro; uno che ha la
Wanderlust, le cose che vede in giro le esplora, se le vive: se non
addosso, quantomeno intorno, nel loro habitat naturale.
Oggi uno con la Wanderlust spesso, appresso, ha anche
una reflex, o male che vada uno straccio di smartphone con la
fotocamerina per registrare e archiviare le istantanee e i pezzetti
di tempo e spazio con cui si confronta sulla strada. Ieri tutto
questo non esisteva. Ma l'ansia e la cura di salvare, visualmente,
impressioni e testimonianze del proprio passaggio appartiene a tutte
le epoche del mondo, se non al DNA umano stesso.
La narrazione grafica del carnet de voyage è una
tradizione tutt'ora viva e vegeta, tanto che dal 2007, al grido di
See the world one drawing at a time! (“Mostriamo il mondo un
disegno alla volta!”), è attiva una vera e propria assemblea
mondiale di osservatori/viaggiatori, i quali, taccuino e qualunque
strumento pigmentifero alla mano, utilizzano il disegno per catturare
e conservare dal costante fluire cronologico l'esperienza degli spazi
colonizzati dalla civiltà umana. Urban Sketchers
– questo il nome dell'ente
noprofit nato a Seattle per iniziativa del giornalista Gabi
Campanario – si è poi ramificato in una serie di comunità “locali” che operano, di fatto, per la valorizzazione non
soltanto degli aspetti gnoseologici legati alla pratica del disegno
dal vero, ma anche degli stessi oggetti ritratti, insieme alla storia
e alle sinergie sociali e culturali che ne sono all'origine.
Persino la nostra piccola Lanciano ha l'onere e
l'onore di essere focus di interesse per urban sketchers per così
dire “organizzati”. Marco Pallini Palmar – del quale al Corvo
Torvo custodiamo gelosamente una copia della splendida
versione cartacea di La via dei Trabocchi, volumetto che raccoglie
appunti di viaggio da Ortona a Punta Aderci (Vasto, CH) e di cui
trovate una presentazione digitale a questo link – è da
poco reduce dalla seconda edizione di Alle feste col taccuino,
manifestazione da lui creata e curata che durante le Feste di
Settembre 2013 ha chiamato a raccolta illustratori "wanderlustiani" da
tutta Italia (e non solo).
Per tre giorni, immersi nel cuore di una Lanciano
strizzata negli abiti buoni della festa, gli sketchers hanno scrutato
e sezionato gli appuntamenti e i luoghi più caratteristici della
città sul finire dell'estate. C'è chi ha osservato e disegnato con
gli occhi trasparenti del cronista imparziale, chi con la malinconia
dei ricordi legati all'infanzia; chi, ancora, con uno sguardo persino
dissacrante e polemico. Eraclito era uno che la sapeva lunga, e diceva: «Polemos è padre di tutte
le cose». Πόλεμος/Polemos era il demone della guerra, e senza fare troppo i
pedanti, questa cosa qui significa che è dal confronto dialettico
che nasce tutto, compresi i punti di vista meno accondiscendenti e
pigri, nonché, di riflesso, quelli più coscienti.
Il frutto di questi incontri di metalettura critica
condivisa del centro urbano e delle sue tradizioni ha poi trovato
accoglienza nei locali dell'Auditorium Diocleziano in una mostra
aperta al pubblico negli ultimi giorni delle Feste stesse (le foto
incluse in questo breve articolo sono state scattate in tale
occasione).
Già che ci siamo, vi segnaliamo la recentissima
pubblicazione per Tabula di un volumetto cartaceo intitolato Alle feste col taccuino,
in cui sono raccolte le illustrazioni dell'edizione 2012 della
rassegna. Inoltre, per chi volesse essere iniziato ai misteri
tutt'altro che misteriosi degli Urban Sketchers e del carnet de
voyage, consigliamo il Corso di acquerello e taccuini di viaggio per
principianti che Marco Pallini Palmar terrà a partire dal 15 ottobre
al Circolo Pickwick in via Piave 37/A, qui a Lanciano. Il corso
prevede uscite di gruppo per la prossima primavera, durante le quali
potrete applicare le tecniche di disegno e di acquerello acquisite
durante le lezioni invernali. Per ogni altra informazione rimandiamo all'evento FB,
all'email del Circolo,
nonché ai recapiti telefonici 0872 49649 e 333 5892887.
(Silvia Di Maulo)
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