sabato 18 ottobre 2014

Francesco Colozzo e l'arte del riciclo

Ultimamente al Corvo Torvo si respira un'atmosfera fiabesca. La fiaba è quella di Pinocchio – pure quella biblica di Giona prima della sua, se vogliamo fare i saputelli – che combina un sacco di robe discutibili e alla fine si ripulisce delle malefatte e trova riscatto per mare, in acqua, nelle viscere di un pescecane. Pinocchio, poi, da pezzaccio di legno scampato alle fiamme del camino per mano di Geppetto, si trasforma in una cosa bellissima, la cosa più bella e piena di vita al mondo: diventa un bambino.

Al Corvo l'atmosfera è davvero da fiaba di Pinocchio, però non ci troverete né marionette né parrucche turchine, bensì – perlopiù – pesci, e non nel piatto ma alle pareti. I pesci si sa, non sono cose – e non sono cose neanche i bambini – ma questi pesci di cui parliamo adesso sono fatti di cose, per di più riesumate fra gli scarti risputati dalle acque dell'Adriatico e poi adottati e riportati alla vita da Francesco Colozzo, artista autodidatta che si divide l'esistenza fra Cagliari e Gaeta.

Il mare ha sempre fatto parte del suo quotidiano, e siccome camminare sul bagnasciuga è rilassante e lo iodio fa bene alla tiroide, lui si è fatto sempre delle gran belle passeggiate a riva. Siccome poi – come spiega sul suo sito – il mare è il suo grande amore, e dato che spesso lungo la battigia le onde spiaggiano zozzerie e magagne di provenienza umana che insultano la Natura tutta e mettono rabbia e sconforto, Colozzo si è messo a raccogliere i rifiuti e a ricrearli in forme nuove, de-nocivando e nobilitando gli originari materiali abbandonati alla mercé del nulla. Niente è rifiuto fino in fondo insomma, e Colozzo sceglie di modellare quanto gli capita sotto mano massimamente in sembianze di pescioloni colorati, surrogati di creature per definizione in movimento perpetuo, un panta rei che scorre senza sosta in fluidi vitali declassati dall'uomo a fogna per le proprie porcherie consumistiche. Da "monnezza" a arte c'è tutto un abisso di mare, come da pezzo di legno a bambino.

Francesco Colozzo pratica il virtuoso mestiere del riciclo, e il Corvo Torvo ne ospita le opere stimandone il principio formale ecosostenibile e il piglio dinamico e metempsicosico. Passate a trovarci e immergetevi nella fiaba. E poi non lasciate schifezze in spiaggia, ché se c'è Colozzo nei paraggi recupera, riusa e vi sputtana.


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