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Mela, sedano rapa, noci... |
Mammamia quanto sei brutto, sedano rapa... Tutto bitorzoluto, marroncino spento, pieno di nodi. Se non vi è mai capitato di assaggiarlo e ve lo ritrovate davanti al supermercato fra una bella zucchina infiorata e un peperone vermiglio brillante, sicuramente non vi viene in mente di scegliere LUI, mettervelo nel carrello e sborsare quattrini per portarvelo a casa.
Eppure, quel coso buffo e sgraziato, ripulito della corteccia e preparato a dovere, non solo ha proprietà nutrizionali importanti, ma ha una resa più che gradevole. Dato che fra qualche settimana sarà più difficile reperirlo in giro perché la stagione è agli sgoccioli, approfittiamo per preparare insieme un'insalata “alternativa” facile e veloce che ha per co-protagonista proprio il sedano rapa.
Conosciuto anche come “sedano di Verona”, è un ortaggio da radice più popolare nel Nord Italia che non alle nostre latitudini terroniche. Ricco di olii essenziali profumatissimi come sedanolide – dalle proprietà antireumatiche – e limonene, che gli conferiscono sentori spiccatamente aromatici, il suo sapore è a metà strada fra quello fresco di clorofilla del sedano a coste e quello pungente del ravanello. La consistenza, invece, è simile a quella della patata, così come il colore della polpa, che tende però a ossidarsi e scurirsi.
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E panna sia... |
Andiamo con ordine con la ricetta, che in realtà non è altro che un
classico della cucina internazionale e si chiama
Insalata Waldorf - in onore del lussuosissimo
hotel newyorkese Astoria-Waldorf per il quale fu appositamente inventata nel
1893 dal
maître d'hôtel svizzero
Oscar Tschirky.
Così su due piedi la domanda sorge spontanea: che c'azzecca l'insalata Waldorf con l'amena Lanciano e con la cucina dal piglio confidenziale del Corvo? La risposta è: svizzero ci è pure un po' Silvano, per gli ingredienti dell'insalata possiamo ricorrere a ottime varietà a km 0 di Frentania e dintorni, e poi st'Insalata Waldorf fa paura ed è un ottimo pretesto per farvi assaggiare il triste e sfigatissimo sedano rapa.
La ricetta originaria prevede
200 gr di polpa di sedano rapa e 200 gr di mela tagliate entrambe a julienne e bagnate in succo di limone per prevenirne l'ossidazione, più
150 gr. di maionese. Agrumi autoctoni ne abbiamo anche a due passi da noi, sulla
Costa dei Trabocchi. La coltivazione dei
limoni, in particolare, fu introdotta all'inizio del
XX secolo grazie alle attività allora fiorenti del
mercato di Lanciano. Oggi gli agrumeti presenti fra Ortona e Fossacesia interessano soltanto poche decine di ettari di terra, ma se passate potete fare scorta di ottimi prodotti a km 0 presso piccole e medie aziende di produzione presenti in loco.
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Insalata Waldorf e pollo grigliato
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Per quanto riguarda le mele, per l'Insalata Waldorf scegliete pure la qualità più vicina al vostro gusto personale – dolce o aspra che sia. Fra le varietà tipiche d'Abruzzo ricordiamo la Gelata (con polpa particolarmente soda e zuccherina), la Limoncella (acidula), la Casolana (croccante e aromatica).
Tutto ciò che va fatto è mescolare la julienne di sedano rapa e mele con la maionese. Per la versione arricchita che vi consigliamo non dovete fare altro che aggiungere, amalgamando delicatamente al tutto, 2-3 cucchiai di panna – animale! - montata, 2-3 cucchiai di succo di limone, e noci.
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Insalata Waldorf e uova sode |
Fate riposare per un paio di ore in frigo e poi diteci se non vi viene voglia di dare una chance al bistrattato sedano rapa... Che oltretutto è anche ricco di ferro, manganese e potassio, e per quanto maionese, panna e noci non siano propriamente ingredienti da dieta dimagrante, almeno lui, quel coso brutto, non fornisce più di di 23 kcal per 100 gr di prodotto.
Con l'Insalata Waldorf potete accompagnare pollame piuttosto che pesce azzurro e salmone, per arrivare a crostacei e molluschi conditi con un semplice filo d'olio extravergine d'oliva. Se poi preferite non nurtirvi di carne, vi basta un paio di banalissime (?) uova sode. E non schifate più il sedano rapa quando lo incontrate al mercato perché non se lo merita...
Vi lasciamo col classico-confidenziale seppur anti-galateo Buon Appetito. Cra!
(Silvia Di Maulo)